Torno dalle vacanze (vacanze? Col lavoro appresso? Ma va'!) il primo settembre.
Che tristezza! Non sarà certo finito il tepore (o meglio l'afa) estiva, ma io guardo già il cappotto nell'armadio con aria di sfida.
Quasi un mese intero in nella mia casetta al mare, proprio ad un passo da San Vito Lo Capo, a sniffare iodio il più possibile, tentando di schiaffare nell'armadio, insieme al cappotto, tutte le allergie di un anno!
E mentre contemplavo l'orizzonte in spiaggia, i pensieri andavano al mio gatto: "chissà come se la passa il birbante!"
Come è noto soffrono l'inappetenza da abbandono...
... ad ogni pasto, io e la mia famiglia ci sentivamo in colpa!
Mia mamma, la sensibile: "gli ho lasciato il ventilatore della cucina acceso, per non farlo soffrire troppo di caldo..." e io: "povero armaluzzo!*"
E giù di sensi di colpa.
Ma tornando al primo settembre...
Al rientro, col primo schiocco di chiavi nella serratura, il mio gattone miagolava di gioia!
Al rientro, dopo lo schiocco di chiavi nella serratura, la prima parola che ho proferito al mio gattone è stata: "porco gatto quanto sei grosso!"
Deve aver preso almeno 2 kg in più! E non partiva certo magro, il felino...
Altro che inappetenza da abbandono!
Ha deciso, in nostra assenza, di abbandonare l'inappetenza!
E il ventilatore acceso? È servito solo a sparpagliare tutti i suoi peli per la cucina.
*Animale: slang siciliano, spesso usato in casa mia, per sottolineare, con tanto di faccia triste, quanto sono inermi gli animali.